21 dicembre 2011

Buon Natale da 30 magazine




Un sincero augurio di Buon Natale a te che stai che stai dall'altra parte dello schermo,
perchè leggendoci tu possa riconoscere qualche pezzo di te e sentirti un pochino a casa,
perchè tu abbia la volontà di tenere viva la speranza
e soprattutto perchè tu abbia il coraggio di credere sempre nei tuoi sogni.
Auguri da 30 magazine!

Fondazione Pangea per le mamme e i bambini di Kabul

di 30 Magazine


Fondazione Pangea lancia il progetto Casa Pangea, per realizzare una casa famiglia per bambini dai 3 mesi ai 5 anni e per le loro mamme, nei quartieri in cui la Fondazione lavora dal 2003.
Basta una donazione di 10 euro per regalare un mattone per la costruzione della Casa e ricevere un mattone magnete a testimonianza del proprio impegno.


Costruire il futuro si può. Materialmente.

Per il Natale 2011, Fondazione Pangea Onlus lancia una grande campagna di raccolta fondi per realizzare Casa Pangea, un asilo/casa accoglienza per i bimbi dei quartieri più poveri della capitale afghana, nella quale la Fondazione è attiva dal 2003 con un progetto di sviluppo e microcredito a favore delle donne e delle mamme.

20 dicembre 2011

Lo spirito del Natale


di Francesca Bellemo

Dal diario di lei:

"Quanta adrenalina l'arrivo del Natale! Abbiamo comprato la settimana scorsa il nostro primo albero (finto, ovviamente, perché sono contraria al disboscamento delle foreste a fini consumistici). Per le decorazioni invece ci sto ancora pensando. 
É tradizione della mia famiglia fare ogni anno l'albero di Natale su un tema diverso: tutto rosso, tutto oro, tutto a fiocchi oppure solo giocattoli di legno o solo palline di vetro...Dato il particolare momento storico mi piaceva interpretare nell'albero di Natale il concetto di "sobrietà" e di "autenticità" cosi ho comprato delle palline fatte di rami intrecciati, delle pigne e delle palline di vetro trasparente che sembrano bolle di sapone, fette di arancia esiccate appese ai rami e poi batuffoli di cotone a mo' di neve sulle finestre... Sto realizzando anche un presepe di terracotta ispirandomi ai tratti fisionomici palestinesi per raffigurare la speranza della pace in medioriente. Che emozione l'attesa del Natale! Quanti piccoli segni possono incarnare la grandezza di un Dio che si fa piccolo e povero per avvicinarsi a noi e alle nostre miserie.
Devo ricordarmi di comprare altri gancetti per appendere all'albero le stelline e i cuoricini di pasta di sale che si stanno asciugando sopra il termosifone!".

19 dicembre 2011

I viaggiatori di 30: Francesca Bellemo



E’ nata nel 1982 a Mestre (Venezia) ma già nel pancione della mamma ascoltava Mozart.Cresciuta a pane, musica e libri, ha trascorso la sua adolescenza dividendosi acrobaticamente tra lo studio al liceo classico e le attività in parrocchia, la danza, il canto (liturgico e non) fino ad arrivare alla consapevolezza di voler cambiare il mondo.
Dopo la laurea in Scienze Politiche e Diritti Umani si é buttata a pesce nel mare in tempesta del giornalismo. Con un po' di fortuna e di incoscienza é finita in una missione nella savana del Kenya e in una casa famiglia nel cuore del Madagascar, in un campo profughi di Patrasso e nella Bielorussia contaminata da Chernobyl, prestando la sua penna agli “ultimi” per i quali ha sempre tifato, fin dalla suo vecchio amore per gli Indiani d’America.
Sarebbe diventata volentieri una reporter di guerra o una suora missionaria se non avesse conosciuto Marco, diventato suo marito dopo 14 (14!) anni di fidanzamento.
Dopo anni di precariato nella stampa veneziana ha finalmente trovato un porto sicuro sui colli di Conegliano dove si diverte un sacco a lavorare come pr-addetta stampa per l'agenzia di comunicazione Carry On, riservando al giornalismo i ritagli di tempo notturni e i quotidiani viaggi in treno. Orgogliosissima della sua libreria, ha da poco ripreso le lezioni di danza e da quando ha letto "Se niente importa" di J.S.Foer non mangia più carne. Dice sempre di sognare un po’ di ozio, ma la verità è che se non ha qualche nuovo progetto da seguire le viene la depressione…

13 dicembre 2011

Concorso di poesia: Premio De Palchi - Raiziss


di 30 magazine 





Sono aperte le iscrizioni al 14° Premio de Palchi - Raiziss aperto a tutti i giovani dai 18 ai 35 anni. Scade il 20 gennaio 2012.

Maggiori info su: www.premiodepalchiraiziss.it







Bastapococheccevò?



di 30 magazine

Ecco la notizia: Natale viene tutti gli anni e anche quest'anno arriverà.
No, non è uno scherzo. Lo sappiamo che c'è la crisi, non ci sono soldi, non c'è lavoro, non c'è manco la pensione, ma al Natale mica gliene frega degli eurobond, dello spread e delle manovre. Lui arriva, chi c'è c'è.

Per questo sarà meglio trovarsi preparati anche quest'anno, magari con qualche accortezza in più.
Girano già diversi appelli in rete che invitano a rivolgersi, per i regali di quest'anno, alle piccole realtà che avete vicino casa, o agli amici e conoscenti che creano oggetti hand made.
Mai come quest'anno sembra infatti un delitto riempirsi l'un l'altro di cose superflue e magari costose. Non si tratta di una crociata contro la grande distribuzione o le grandi aziende, ma solo di una mano tesa verso quei piccoli progetti che faticano il doppio dei grandi a sopravvivere.

12 dicembre 2011

I viaggiatori di 30: Paola Zapparoli


Passa la sua infanzia sulle rive del Piave, dove coltiva l'ambizione di fare la panettiera, la fiorista o la biologa marina.
Crescendo, però, viene fulminata da una nuova passione, la scrittura. Da allora inizia a ticchettare sulla sua Olivetti rossa regalatale da un Babbo Natale lungimirante.
Sopravvissuta al liceo classico, nonostante il greco, si iscrive a Scienze della Comunicazione, diventando un'eterna viaggiatrice verso Trieste. Quando, nonostante alzatacce epiche e raffiche di bora, riesce ad uscirne, ha in mano la sua tesi sulla cultura afroamericana, e la sua laurea, che le servirà per i seguenti lavori: friggere patatatine, vendere pane (un sogno che si avvera!), costruire passeggini, accudire bambini, insegnare tabelline, distribuire volantini, consegnare pensioni, fare caffè e fotocopie...
Ma la scrittura le rimane fedele compagna, e per farla diventare il suo mestiere sarebbe disposta anche a rinunciare a vendere fiori o studiare fondali marini.





I viaggiatori di 30: Laura Montorio


A 13 anni il suo paesino di campagna con 800 abitanti le sta stretto, così convoca i suoi genitori
per avvisarli che a 18 anni se ne andrà di casa. Detto fatto, si ritrova a vivere, studiare e lavorare
nelle megalopoli di Venezia, Mestre e Marghera.
Non si ricorda il numero di case dello studente che ha cambiato: si ricorda che nell'ultima dormiva in un materasso a una piazza e mezza per terra.
Non si ricorda di tutti i lavori che ha svolto per poter pagare l'affitto, ma si ricorda, che ogni mese arrivava sempre agli sgoccioli. Non ha mai imparato a cucinare perchè non ha fatto l'alberghiero ma l'Accademia di Belle Arti; infatti, sa dipingere.
Non perde occasione di viaggiare: se ne va in treno, in nave e in aereo in giro per l'Europa e a piedi a Santiago de Compostela.
Se ne va un anno a Roma per lavorare e studiare più da vicino il mondo delle donne; ebbene, nella patria dei bucatini all' amatriciana, torna più magra di prima.
Se ne va nel cuore dell'Africa, a Kinshasa, per dare una mano alle Suore di Madre Teresa che sono sempre indaffarate. Non sa ancora come sia potuto accadere ma viene selezionata per la Borsa Leonardo e si ritrova a fare la speaker in una radio della black community di Bristol; lei, che più che parlare inglese se lo inventa.
Se ne va anche in Perù a scalare il Macchu Picchu: questa volta con suo marito in viaggio di nozze.
Oggi è felice di andare in montagna, ad Auronzo, con suo marito e la loro bellissima figlia.