"Quanta adrenalina l'arrivo del
Natale! Abbiamo comprato la settimana scorsa il nostro primo albero (finto, ovviamente, perché sono contraria al disboscamento delle foreste a fini consumistici).
Per le decorazioni invece ci sto ancora pensando.
É tradizione della mia
famiglia fare ogni anno l'albero di Natale su un tema diverso: tutto rosso,
tutto oro, tutto a fiocchi oppure solo giocattoli di legno o solo palline di
vetro...Dato il particolare momento storico mi piaceva interpretare nell'albero
di Natale il concetto di "sobrietà" e di "autenticità" cosi
ho comprato delle palline fatte di rami intrecciati, delle pigne e delle
palline di vetro trasparente che sembrano bolle di sapone, fette di arancia
esiccate appese ai rami e poi batuffoli di cotone a mo' di neve sulle
finestre... Sto realizzando anche un presepe di terracotta ispirandomi ai
tratti fisionomici palestinesi per raffigurare la speranza della pace in
medioriente. Che emozione l'attesa del Natale! Quanti piccoli segni possono
incarnare la grandezza di un Dio che si fa piccolo e povero per avvicinarsi a
noi e alle nostre miserie.
Devo ricordarmi di comprare altri
gancetti per appendere all'albero le stelline e i cuoricini di pasta di sale
che si stanno asciugando sopra il termosifone!".
Dal
diario di lui:
“Sono circondato di babbi natali
azzurri. Azzurri perchè in tinta con il colore della cucina. E con quello dei
cuscini.
L'albero di Natale non si poteva fare
classico, normale, come tutti i mortali. No. Ha voluto l'albero a tema. E
allora eccoci pieni di affaretti di pasta di sale sopra tutti i termosifoni ad
asciugare e palline equosolidali di cartone e legno e altre cose simili che
rispettano i diritti umani. Per non parlare dei maledetti batuffoli di cotone
appesi alle finestre col filo di nylon che ho dovuto appendere uno ad uno
perchè sennò lei non ci arrivava e passava la sera a saltare per raggiungere la
finestra mentre io volevo fare zapping in santa pace davanti alla tv. E il
presepio? Non potevamo prendere le statuine di plastica made in china come
tutti? nossignore. Bisogna farle a mano con il das rosso, quello che ti si
spappola su tutta la cucina.
Calma. Grande calma. Tengo un sorriso
costante e le dico che mi piacciono un sacco tutte le sue creature di pasta di
sale perchè mi ha promesso che se faccio il bravo mi posso comprare la
playstation”.
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