12 dicembre 2011

I viaggiatori di 30: Paola Zapparoli


Passa la sua infanzia sulle rive del Piave, dove coltiva l'ambizione di fare la panettiera, la fiorista o la biologa marina.
Crescendo, però, viene fulminata da una nuova passione, la scrittura. Da allora inizia a ticchettare sulla sua Olivetti rossa regalatale da un Babbo Natale lungimirante.
Sopravvissuta al liceo classico, nonostante il greco, si iscrive a Scienze della Comunicazione, diventando un'eterna viaggiatrice verso Trieste. Quando, nonostante alzatacce epiche e raffiche di bora, riesce ad uscirne, ha in mano la sua tesi sulla cultura afroamericana, e la sua laurea, che le servirà per i seguenti lavori: friggere patatatine, vendere pane (un sogno che si avvera!), costruire passeggini, accudire bambini, insegnare tabelline, distribuire volantini, consegnare pensioni, fare caffè e fotocopie...
Ma la scrittura le rimane fedele compagna, e per farla diventare il suo mestiere sarebbe disposta anche a rinunciare a vendere fiori o studiare fondali marini.





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