24 gennaio 2012

Ma io volevo solo un pomodoro!


di Laura Montorio

Questa è una storia vera.
Mi è accaduta durante il Cammino di Santiago. Preparatevi perchè ha dell'incredibile.

Foto di Michele Zambon
Spagna, Castilla, sulla strada verso Burgos. Pomeriggio inoltrato. Il sole picchia ancora forte e il caldo è soffocante.

Sto camminando con una coppia di giovani sposi italiani, Barbara e Loris, che hanno deciso di fare il Cammino a piedi come viaggio di nozze. Pazzi? Forse sì, anche se a me è parsa un'idea bellissima.

Continuiamo a chiaccherare per non pensare alla fatica, alla sete e alla fame, visto che tutti avevamo finito l'acqua nella borraccia e le scorte di cibo nello zaino.
Manca ancora un pò al prossimo ostello, ma insieme siamo convinti di farcela, anzi ne siamo certi.
Almeno per me e Loris è così; Barbara sembra la meno convinta.



Di fronte ad una salita inaspettata, incoraggiamo Barbara.
"Dai è l'ultimo pezzo difficile, poi c'è la discesa e siamo arrivati!"
In realtà nessuno sapeva con precisione quanti km mancassero all'ostello.

Con difficoltà affrontiamo la salita, a piccoli passi e fermandoci numerose volte. Lo scoraggiamento di Barbara è così grande che io e Loris abbiamo dovuto motivarla fino alla fine.
Ce l'abbiamo fatta: siamo arrivati in cima. In effetti c'è una bella discesa, ma non si vede nient'altro tranne che campi di terra secca. Terra secca ovunque e sole cocente nonostante andassimo incontro alla sera.

Bene. Non ci resta che andare avanti e per sdrammatizzare chiedo a Barbara: "Dai su, dimmi che cosa desideri di più in questo momento! Facciamoci del male da soli!"

Senza dubitare un solo secondo, Barbara mi risponde: "Un pomodoro".

"...un pomodoro. Lo desidero anch'io un pomodoro, ti rubo il desiderio! Sarebbe perfetto in questo momento...succoso per dissetarci e polposo per sfamarci...a me piacciono belli maturi, e a te?"

"Basta ragazze, vi prego! Possiamo cambiare argomento?" - interviene saggiamente Loris -.

Arriviamo in un piccolo borgo. Silenzio, non c'è anima viva. Sembra una città fantasma.
"Sentite, io suono un campanello se nessuno viene a darci dell'acqua", dico io.
"Una fontana!"- Loris aveva visto una fontana in lontananza.
Peccato fosse secca. Secca.
Niente acqua.

Vedo un portone semichiuso. Mi avvicino. Busso cercando di infilare l'occhiolino.
Una mano da dentro sbuca fuori e spalanca il portone.

Che cosa ci appare davanti?

Un'intera famiglia intenta a fare la conserva di pomodoro.
Pomodori ovunque. Palline rosse ovunque. Una cascata di pomodori.

Ovviamente ce ne hanno regalati a volontà...anche se a me ne bastava solo uno!





































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